Antisemitismo, dietro i casi c’è la regia della Russia

Antisemitismo, dietro i casi c’è la regia della Russia

Antisemitismo, dietro i casi c’è la regia della Russia


Ci sarebbe lo zampino della Russia dietro le centinaia stelle di David disegnate sulle facciate di case e negozi di Parigi, nel Quattordicesimo arrondissement. A dirlo sono gli inquirenti francesi, due settimane dopo che la loro capitale si era svegliata con lo spettro dell’antisemitismo rampante, nel mezzo di massicce proteste contro Israele. È quanto appreso da Le Monde, che parla dell’imprenditore moldavo Anatolii Prizenko, vicino al Cremlino, come possibile cervello dell’operazione.

Il 27 ottobre la svolta nelle indagini: una coppia moldava, un uomo di 33 anni e una donna di 29, dopo essere stati denunciati da un cittadino che li ha visti “tracciare una stella blu” sul muro di una scuola. I due cittadini moldavi, senza permesso di soggiorno, hanno dichiarato alla polizia di aver agito dietro gli ordini di “un individuo in Russia. Grazie alle telecamere di videosorveglianza, sarebbe stata identificata anche un’altra coppia, che però avrebbe già abbandonato la Francia.

Secondo Le Monde, i servizi segreti di Parigi non hanno dubbi: entrambe le coppie sono state in contatto con Prizenko, un uomo d’affari candidato del Partito dei socialisti della Repubblica di Moldova, euroscettico e putiniano.

Il ruolo dei social

Il blitz delle stelle di David, inizialmente descritto di matrice antisemita, che ha allarmato l’opinione pubblica di mezza Europa, è stato amplificato da una rete chiamata Doppelgänger Rrn (Reliable Recent News) su Twitter e Facebook.

Questa rete era già stata smascherata a giugno come un esempio classico di disinformazione digitale coordinata dalla Russia per gettare in cattiva luce l’Ucraina e il governo Zelensky. I cybercriminali di Doppelgänger in pratica hanno creato articoli su pagine del tutto identiche a quelle dei media tradizionali (i cosiddetti mirror site) utilizzando domini internet leggermente diversi dagli originali, in modo da indurre in errore gli utenti più sprovveduti. Gli articoli sono stati poi diffusi attraverso i social media. Più che un caso di antisemitismo da manuale, dunque, si tratterebbe di un caso emblematico di “guerra ibrida”, dunque, secondo il governo francese.



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di Paolo Mossetti www.wired.it 2023-11-10 06:00:00 ,

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